Chi sono
Mi chiamo Luca Ferroggiaro, ho quarantotto anni e vivo a Casarza Ligure in un piacevole contesto collinare poco distante dal mare.
Credo molto
- nella scelta come possibilità rispetto all’autodeterminazione della propria vita
- nel potenziale evolutivo delle relazioni umane
- nella creatività come strumento di crescita personale
“Primo colloquio di 30 minuti gratuito”
Con Luca sono entrata in punta di piedi in uno spazio bianco e ovattato, lo spazio di una interiorità che ignoravo e che abbiamo insieme riempito di suoni e colori. Ho trovato in lui una guida che mai giudica né ti impone un percorso ma si limita ad accompagnarti dove tu vuoi andare alla scoperta di nuovi sentieri. Ciò che ho apprezzato maggiormente in questo percorso è che non pretende di spiegare nulla ma ti fornisce strumenti per far emergere una bellezza che era già in te ma che non riuscivi a vedere. In qualche modo ti da nuovi occhi e nuovi organi di senso. Grazie.
Ho incontrato Luca quasi per caso, ma non per caso ho coltivato la sua conoscenza. Professionista trasparente, delicato e con una capacità innata all’accoglienza dello stato dell’altro. E’ stato semplice con lui abbandonarsi a sonore risate, pianti e segreti.
Vorrei fare una menzione speciale all’esperienza del “bagno sonoro”, tecnica che ancora non conoscevo. Ho avuto la possibilità di rivivere sulla pelle sensazioni che appartenevano al me bambino all’interno di una stanza in cui il suono mi ha come trasportato. Esperienza semplicemente meravigliosa.
Ascolto profondo, il senso di una rete di sicurezza in cui il funambolo che è in me possa salvarsi se si stacca a precipizio, lo sguardo in una posizione che possa farmi vedere me e l’altro in modo distaccato e neutro, l’apertura a me stessa come “oggetto” anche luminoso, il discernimento tra quel che mi fa bene e quel che mi fa male, lo stato di coscienza attivo ma calmo, la convinzione costante di un testimone autentico e compassionevole, la presenza di un allenatore comprensivo ma rigoroso, perché la serietà degli esercizi non sarà parte di una competizione sportiva, di una gara, ma quella “disciplina” forse mi salverà anche la vita, la tranquillità di usare ogni linguaggio possibile pur di cacciare via tutti gli inquinanti della mente, la possibilità di vedere in me non più soltanto la mente, l’accoglienza del corpo come un bambino appena nato che non parla, ma che tutto esprime … Questo per me l’incontro con Luca che, insieme, è l’incontro vivo con una parte di me con cui non sto molto bene in compagnia, ma che continuo a cercare di comprendere con il suo sostegno, provando ad amare anche lei, perché solo amandola io posso accoglierla e, con molta calma e gentilezza, trasformarla.
Nel percorso iniziato con Luca ho imparato molte cose su di me e il mio modo di percepire e sentire la vita e le relazioni. Abbiamo alternato sedute di arteterapia ad altre più discorsive. Luca mi ha fornito tanti strumenti utili
per affrontare le situazioni sfidanti che di volta si presentano.
Questi sono un po’ come una cassetta degli attrezzi da tirare fuori al bisogno. La CNV (comunicazione non violenta), la riconnessione col corpo e il respiro, riequilibrio e centratura tramite tecniche meditative, scrittura creativa sono solo alcuni esempi. Certo non è sempre facile metterli in pratica o ricordarmene nei momenti di maggior crisi, ma di tanto in tanto riesco ad adottarne qualcuno nelle situazioni di emergenza. Inoltre, per me Luca è diventato anche una sorta di confidente dell’anima e un punto di riferimento spirituale. Mi offre supporto e sostegno nei momenti e periodi più tosti e quando mi sento fragile e meno centrata. In quei casi riesce a proporre una prospettiva diversa sulle problematiche, aiutandomi a sdrammatizzarle per vedere le cose in modo più sereno e distaccato. Posso con certezza affermare che grazie a questo percorso mi sento di aver acquisito una maggior consapevolezza di me e dei miei processi interiori, anche se c’è ancora tanta strada da fare; si analizzano i punti critici andando in profondità ma sempre cercando la leggerezza. Uno degli insegnamenti che ho appreso è senz’altro l’importanza di sospendere il giudizio. Infatti insieme osserviamo le situazioni, i problemi, le difficoltà, ricercando sempre l’accettazione di ciò che c’è.
Questa è sicuramente la sfida più grande che sono aperta a cogliere: imparare ad accettare me stessa e tutto ciò che non posso cambiare, lasciando andare idee fisse e visioni idealizzate della realtà. So che non è un cammino facile e ho intenzione di proseguire nella
ricerca di una comprensione sempre più profonda di me.
Luca mi aiuta a connettermi con il me non razionale. Grazie ai suoi modi accoglienti, con pazienza e senza giudizio riesce ad erodere le resistenze e difese che non permettono alle mie emozioni di uscire e, quindi, riappacificarmi con esse.