Nel gioco con la sabbia è come se qualcosa che prima era invisibile tutto ad un tratto diventasse visibile emergendo dagli strati profondi dell’inconscio” scriveva Dora Kalff (1904-1989), allieva di Carl Gustav Jung e ideatrice della Sand Play Therapy.
La SandPlay Therapy è una tecnica terapeutica che si basa sulla libera espressione della fantasia e creatività individuale e che può essere utilizzata con bambini, adolescenti e adulti.
Il cliente può scegliere tra diversi oggetti che ha a disposizione e può così creare all’interno di una cassetta contenente della sabbia una personale rappresentazione.
La sand play therapy permette di entrare in contatto con il proprio mondo interno facilitando l’espressione di stati d’animo e conflitti che a livello verbale sarebbe difficile manifestare. Per questo è considerata un facilitatore in ambito psicoterapeutico perché offre alla psiche del paziente una condizione ideale per potersi esprimere.
Questo strumento, utilizzabile solamente in presenza e non on line, è composto da un contenitore di legno con dentro della sabbia e al fianco alcuni e diversi oggetti con i quali la persona può liberamente creare, all’interno della cassetta, una sua personale rappresentazione. Successivamente, partendo dall’immagine tridimensionale che scaturisce dal gioco, si apre una condivisione.
La sabbiera si può utilizzare saltuariamente a supporto dei percorsi di arteterapia, oppure può essere strutturato un cammino personale più lungo accompagnato da questo prezioso strumento introspettivo.